Se volete vivere la Pasqua, immergendovi in forti tradizioni e antichi rituali religiosi, la scelta giusta è la Calabria. Esattamente come in molte altre regioni del sud dove la Pasqua è una delle festività più sentite, in Calabria è addirittura più sentita del Natale. In quasi tutti i paesini e anche nelle grandi città vengono organizzate processioni, veglie, manifestazioni religiose e feste popolari che coinvolgono sia chi le vive in prima persona che il pubblico che vi assiste.
A tutto ciò si unisce la varia offerta gastronomica tipica di questo periodo, un clima primaverile pressoché ideale, una magnifica costa e delle preziose attrattive turistiche da non perdere. Per questo motivo, se non ci siete mai stati o se la conoscete già, la Calabria è senz’altro una delle regioni giuste dove trascorrere il periodo pasquale, dove antico e moderno si fondono perfettamente nei rituali della Settimana Santa.
Indice
Pasqua in Calabria: come organizzare la vacanza
A chi è consigliata
La Calabria è il luogo giusto per chi cerca una vacanza a tutto tondo durante il periodo della Pasqua: questa regione italiana ha davvero tanto da offrire grazie alle sue città ricche di storia, alla sua natura così selvaggia e di forte presenza, alla sua bellissima costa che alterna scogliere a spiagge e alla sua varia offerta gastronomica che delizierà anche i palati più esigenti. E a tutto ciò si affiancano le tradizioni pasquali, così presenti e radicate da rappresentare un’attrattiva turistica unica nel suo genere.
Che tempo fa a Pasqua
Grazie alla sua posizione geografica, la Calabria gode di temperature primaverili durante tutto l’anno. Se a questo dato ci sommiamo il fatto che la Pasqua cade sempre nel periodo compreso tra fine marzo a fine aprile, potrete avere la fortuna di trascorrere delle piacevoli giornate soleggiate che certamente inviteranno a vivere ancora di più le bellezze della Calabria. E se la calura inizierà già a farsi sentire basterà spostarsi tra le meraviglie naturali dell’altopiano della Sila.
Dove si trova e come arrivare in Calabria
L’autostrada che collega la Calabria con il resto dell’Italia del settentrionale è la A3 Salerno – Reggio Calabria. Oltre all’autostrada, le altre strade a veloce percorrenza sono la SS18 Tirrenica e la SS106 Ionica che mettono in comunicazione le varie zone costiere.
La Calabria è ben collegata anche attraverso la rete ferroviaria: la linea più importante è la direttrice tirrenica Roma – Reggio Calabria e prosegue verso la Sicilia, mentre le altre due linee di locale importanza sono Eccellente – Rosarno e Rosarno – Gioia Tauro. I principali aeroporti della regione, infine, sono quello di Reggio Calabria, di Crotone e di Vibo Valentia.
Dove dormire in Calabria
La maggior parte delle strutture ricettive si trova nelle grandi città o sulla costa, considerata una delle maggiori attrattive in estate. Nell’interno faticherete un po’ di più a trovare una sistemazione e probabilmente sarà più facile trovare un appartamento rispetto ad un hotel.
Vi consigliamo, quindi, di cercare un alloggio preferibilmente in una grande città e poi muovervi di conseguenza alla scoperta delle meraviglie, pasquali e non, della regione.
Pasqua in Calabria: eventi e tradizioni
La maggior parte delle cerimonie religiose si concentra alla fine della Settimana Santa, di solito da Giovedì a Sabato ed è caratterizzata da nenie, canti e processioni che vogliono ricordare la sofferenza di Cristo.
Domenica della Palme
Tra i riti più conosciuti c’è quello denominato Le Pupazze di Bova che si svolge la Domenica delle palme a Bova, un paesino in provincia di Reggio Calabria. Le pupazze sono delle figure femminili realizzate con foglie di palma e la tradizione affonda le sue radici nella storia mitica greca.
Giovedì Santo
Il giovedì Santo è il giorno dei Sepolcri. Se cercate un luogo suggestivo dove assistere ad una processione religiosa, allora recatevi a Stilo dove si svolge la processione delle croci che vengono portate a braccia da quattro gruppi di penitenti spesso a piedi scalzi e con il viso coperto.
Venerdì Santo
In provincia di Catanzaro, nel piccolo paese di Decollatura, è possibile assistere alla classica processione delle statue accompagnate dai canti struggenti chiamati “u chiantu di Maria”, il pianto di Maria, mentre a Satriano la figura del Cireneo trascina la croce nel mezzo alla folla che suona un tipico strumento in legno.
Sempre in provincia di Catanzaro, a Badolato Superiore la manifestazione religiosa più sentita cade proprio la domenica di Pasqua: si tratta de La Cumprunta, ovvero l’incontro tra Cristo e la Madonna che si svolge in piazza S.Barbara, a cui segue il Ballo degli Stendardi, simbolo di rinascita dopo le austerità della Pasqua.
In provincia di Vibo Valentia, invece, troviamo i riti di Briatico dove viene portata in processione la Vara, ovvero la bara del Cristo Morto e quelli sentiti e fortissimi di Vazzano, in cui i frati indossano una corona di spine e si incatenano le mani prima di passare nel bel mezzo di una folla di fedeli che illumina la strada con le torce.
Tra i riti più conosciuti e più radicati, però, non si può non ricordare quello dei Vattienti di Nocera Terinese che si traduce nel rituale più vero e sentito: i partecipanti si flagellano le gambe con il cardo, uno strumento apposito, finché il sangue non inonda le cosce. Senz’altro non è un rito per tutti.
Estremamente sentito come quello di Nocera Terinese è la Processione delle Varette a Cassano Jonico: per le vie della città sfilano delle statue di cartapesta seguite dai disciplini, figure incappucciate che si flagellano.
Infine, vi segnaliamo La Giudaica, processione che si svolge a Laino Borgo e che porta in scena gli ultimi momenti di vita di Gesù e l’intenso programma della Settimana Santa di Mammola, cittadina calabrese dove si tengono alcuni tra i rituali più antichi della regione.
Domenica di Pasqua
In provincia di Vibo Valentia, così come in provincia di Reggio Calabria viene portata in scena l’Affruntata, in cui le statue di San Giovanni, di Cristo e della Madonna vengono avvicinate ed allontanate più volte per rivivere questi particolari momenti.
Specialità gastronomiche pasquali
Non c’è Pasqua senza le specialità gastronomiche. E i calabresi ci tengono davvero molto. Si inizia dagli antipasti, di solito uova sode, frittate e salumi. I primi possono essere vari, mentre ci si concentra sui secondi come il capretto e l’agnello. Molto apprezzata è la tiana catanzarese, sempre a base di agnello con l’aggiunta di carciofi e altre verdure.
Il piatto forte sono i dolci: si preparano le cuzzupe, dalla forma rotondeggiante e con uova sode nell’impasto, i fraguni a base di pasta frolla e ricotta, le nepitelle, con vino cotto, uvetta e frutta secca e la riganella, preparata con origano.
Le cose da fare in Calabria a Pasqua
Visitare la Riviera dei Cedri
Le cose da vedere e da fare in Calabria sono davvero tante: la regione è un territorio dalle varie meraviglie, sia naturalistiche che culturali. Iniziate con una visita alla Riviera dei Cedri, chiamata così perché vi si coltivano proprio i cedri e i bergamotti: la graziosa Praia a Mare vi attende con le sue spiagge e le sue insenature, mentre Aieta affacciata sul golfo di Policastro è il posto giusto per una full immersion nella storia bizantina.
Immergersi nella storia
La storia, infatti, è certamente una parte integrante della Calabria: il territorio vanta alcune aree archeologiche davvero interessanti come Locri, punto di incontro della Magna Grecia tra templi, necropoli e teatri, mentre a Capo Rizzuto si trovano i resti di una colonna nella zona di Hera Acinia. Non può mancare una visita al Museo archeologico di Reggio Calabria dove sono conservati i Bronzi di Riace.
Fare un bagno o una sciata
Chi cerca il vento e il sale nei capelli, potrà dirigersi verso Scilla e Tropea, due delle cittadine più suggestive della costa calabra. Chi, invece, opta per il relax, in Calabria troverà un’ampia offerta di centri termali, tra cui ricordiamo le Terme di Caronte e le Terme Luigiane di Acquappesa. Infine, gli amanti della natura non potranno perdersi una fuga sulla Sila o una bella sciata a chiusura della stagione, sul Pollino.