Vedere Napoli in un solo giorno richiede una buona organizzazione e, soprattutto, una selezione rigorosa, fatta in base ai propri interessi, di cosa si desidera visitare. La città, infatti, ha più volti, tutti di grande attrattiva. Eccezionalmente ricca di bellezze artistiche, generosa dal punto di vista naturalistico, sorprendente sotto l’aspetto umano, spettacolare da quello gastronomico, Napoli andrebbe scoperta in più volte. Tuttavia, anche un mordi e fuggi giornaliero può lasciare un’impressione forte.
E’ una città che si ama o si odia, recitano i luoghi comuni e, in effetti, c’è del vero. In ogni caso è certo che chi appena messo il piede sul suolo partenopeo riesce a lasciarsi alle spalle il proprio mondo e ad assumere una diversa impostazione mentale, si trova di fronte a un affascinante territorio geografico e umano tutto da esplorare e che, al momento di abbandonare, lascia al visitatore una sorta di “mal d’Africa” e un imperioso desiderio di farvi ritorno.
Indice
Come raggiungere Napoli
Per raggiungere Napoli, a meno che l’auto non sia davvero indispensabile, è decisamente meglio utilizzare i mezzi pubblici. Il traffico, infatti, è veramente caotico come si dice e, in loco, sembrano vigere delle regole di codice stradale ben precise ma note soltanto ai napoletani. La scelta, dunque, cade sull’aereo o sul treno.
Aereo
Nel primo caso arriverete nell’organizzatissimo aeroporto di Capodichino e, proprio di fronte all’uscita principale degli “Arrivi” potrete approfittare dell’Alibus. Questo autobus, poco più costoso delle linee normali, fa esclusivamente tre fermate: aeroporto, stazione centrale e porto… ma spesso su richiesta di qualche viaggiatore fa anche qualche fermata imprevista! Del resto siete a Napoli e ciò che è improbabile in altre città qui è la norma!
Collegando questi punti vitali della città l’Alibus vi permette di raggiungere comodamente il centro e, in più, di evitare anche il traumatico approccio agli affollati mezzi pubblici di linea.
Treno e metropolitana
Stazioni del metrò come opere d’arte. Chi invece raggiunge Napoli servendosi del treno, magari utilizzando le linee di treni di alta velocità che in poche ore la collegano a Milano, Bologna, Firenze e Roma, non perda l’occasione di utilizzare la metropolitana. Le diverse stazioni, infatti, sono vere e proprie opere d’arte da includere nel tour e, a ragione, si sono conquistate diversi encomi a livello mondiale. Iniziando da quella avveniristica della Stazione Centrale, tutta tubi, metallo e vertiginose scale mobili, potreste quindi decidere di iniziare la vostra visita alla città scendendo alla fermata di Toledo, stazione in cui l’ambiente cambia in modo deciso. Il richiamo è quello del fondo marino. Utilizzando le scale mobili che vi portano sulla “terraferma” scegliete quella centrale e alzate la testa. Vi attende una vera e propria sorpresa che vi farà sentire in emersione dal fondo del mare.
Usciti dalla metropolitana potrete immergervi immediatamente nella centralissima via Toledo, strada costantemente affollata destinata allo shopping cittadino e punto di partenza di numerosi tour per andare alla scoperta di Napoli.
Un consiglio al viaggiatore: lasciate a casa orologi e gioielli e, al posto della borsa utilizzate le borsine porta-documenti da legare in vita. Una piccola accortezza che vi permetterà di visitare la città in totale sicurezza.
Cose da vedere e cose da fare a Napoli
Volendo scoprire immediatamente il cuore vibrante della città, da via Toledo, andando verso Piazza della Carità, ci si trova nei pressi del più famoso e verace mercato napoletano: quello della Pigna Secca, aperto ogni giorno dell’anno e ricco di mercanzia di ogni tipo, da quella alimentare fino al vestiario. Troverete un’eccellente offerta di prelibatezze napoletane, dalla pizza fritta fino ai taralli ‘nsugna e pepe, alla mozzarella di bufala e a dolci di ogni tipo.
Bellissime da vedere, le esposizioni dei diversi tipi di pane sono un vero invito all’assaggio. Diverse tripperie propongono anche servizio ai tavoli dove è possibile gustare piatti tipici di buona qualità e a costi decisamente convenienti. Il mercato si trova praticamente a ridosso dei Quartieri Spagnoli che, con i loro bassi, le teche votive, incredibili cartelli scritti a mano dai residenti e angoli veramente singolari offrono un significativo spaccato della città.
Tornando verso la Pigna Secca imboccate via Pasquale Scura lasciandovi la salita alle spalle. Da qui inizia Spaccanapoli, la via che, letteralmente, divide in due Napoli . Percorrendola troverete sul vostro cammino la splendida Piazza del Gesù Nuovo dominata dall’Obelisco dell’Immacolata e dall’austero Palazzo Sanseverino. La facciata, in bugnato, merita un’osservazione attenta da parte dei più curiosi che potranno divertirsi a scoprire strani simboli cabalistici incisi sulla pietra. Proseguendo si incontra il complesso di Santa Chiara che merita una visita all’interno e allo splendido chiostro maiolicato.
Continuando il cammino lungo la via vi troverete in uno dei luoghi più caratteristici e rinomati di Napoli: San Gregorio Armeno. La strada è nota per ospitare, in qualsiasi periodo dell’anno, le botteghe artigiane in cui vengono realizzati i presepi. Se ne trovano di tutti i prezzi e di diversi modelli e, anche chi non è interessato all’acquisto, non riuscirà a rimanere insensibile di fronte alla fattura scrupolosa ed eccezionale di queste vere opere d’arte.
Chi è sensibile all’argomento può raggiungere la Certosa di San Martino utilizzando la metropolitana alla fermata Cavour e, successivamente la linea 2 fino a Piazza Vanvitelli oppure affrontando a piedi la ripida salita Pedementina e visitare il Museo dei Presepi, con raccolte settecentesche.
San Gregorio Armeno, immerso in una perenne baraonda, coniuga perfettamente il lato sacro della città con quello profano. Un connubio che si manifesta nel continuo succedersi di botteghe che fra angeli e bambinelli alternano corni portafortuna, numeri del lotto vincenti e souvenir di ogni genere.
Imboccando via dei Tribunali vi trovate nei pressi della Cappella di San Severo di Sangro nel quale è ospitato il celeberrimo e suggestivo Cristo Velato, opera di Giuseppe Sanmartino. La passeggiata può riprendere in direzione di Piazza Dante attraversando il caratteristico quartiere di Port’Alba, famoso fra gli amanti dei libri sia nuovi sia antichi per le tante librerie e bancarelle di usato. Ci si ritrova quindi nuovamente in via Toledo e da qui, prendendo l’autobus o percorrendola tutta a piedi, si raggiunge Piazzale Plebiscito e il lungomare con Castel dell’Ovo.
Napoli per gli amanti della natura
Chi ama la natura e gli spazi aperti troverà, nei pressi di via Toledo, vicino alla prefettura, un autobus che lo porterà fino a Posillipo dove è possibile visitare il parco Virgiliano e lo splendido Parco sottomarino della Gaiola. Il Virgiliano, tenuto con molta cura, si affaccia su un dirupo e, nelle giornate limpide, consente una meravigliosa vista del Golfo e delle isole, Capri compresa. Il Parco sommerso della Gaiola, invece, rappresenta un eccezionale punto di incontro tra la vulcanologia, la biologia e l’archeologia.
Chi, invece, non se la sente di spingersi fino a Posillipo, può comunque visitare sul lungomare l’acquario storico ottocentesco e poi raggiungere l’Orto Botanico, davvero lussureggiante e prodigo di quiete e di piante di ogni genere. In particolare va visitato l’agrumeto, profumato e decorativo.
Chi non vuole comunque perdersi la vista del Golfo può raggiungere in funicolare Castel Sant’Elmo che, dominando dall’alto la città, permette, facendo il giro delle mura, di godersi una straordinaria vista panoramica a 360 gradi.
Dove mangiare: specialità gastronomiche
A Napoli il problema non si pone. Si può mangiare ovunque a qualsiasi ora. Chi predilige lo “street food” con una spesa veramente esigua può scegliere pizze da strada o arancini mentre, chi ama sedersi tranquillo a tavola può scegliere una delle tante pizzerie per gustare il piatto tipico napoletano oppure indirizzarsi verso una delle altrettanto numerose trattorie.
Con cifre modeste si possono assaggiare prelibate specialità partenopee come, per esempio, il ragù decantato da Eduardo o la “Genovese”, mirabile piatto a base di cipolla. Melanzane alla parmigiana o alla scapece, pasta e patate, pasta alle vongole, impepata di cozze, pizza di scarola e fritto all’italiana si trovano praticamente ovunque.
Anche per i dolci la scelta è ampia e lusinga i palati con babà, pastiere e sfogliatelle. Se avete la fortuna di capitare in città nel periodo di San Giuseppe non perdetevi le zeppole, dolce tipico del periodo. E a fine pasto, se siete nel periodo estivo e desiderate rinfrescarvi, fatelo con un caffè freddo, spettacolare granitina di espresso.
Dove dormire in città
A questo punto, sia che siate pronti a ripartire la mattina seguente sia che la bellezza di Napoli vi abbia spinto a prolungare il vostro soggiorno si impone la scelta del luogo in cui andare a dormire. Napoli è prodiga di alberghi di prima categoria situati sul lungomare ma, per chi desidera contenere i costi, è consigliabile orientarsi verso uno dei tanti bed & breakfast. Proprio nella zona di Toledo e della già citata Pigna Secca, perfetta ubicazione per raggiungere velocemente i vari punti di interesse, se ne trovano di eccellenti a costi più che onesti.